Mese: Maggio 2016

Se il nostro fido morde il vicino…

Pastore tedesco

Il proprietario di un animale domestico è responsabile dei danni causati dallo stesso se non prova il “caso fortuito”, ossia, se non prova un fatto esterno, imprevedibile, inevitabile o eccezionale che abbia determinato il comportamento dell’animale e che non si poteva prevedere o evitare. L’elemento esterno può anche essere costituito dal comportamento della persona danneggiata, ma anche in questo caso questo deve essere imprevedibile o eccezionale.

In una recente sentenza della Corte di Cassazione (10402/2016), il proprietario di un cane pastore tedesco è stato condannato a pagare i danni ad un’amica della moglie, per essere stata, la stessa, morsa ad una mano.

Benchè la signora frequentasse spesso la casa e conoscesse bene il cane sin da quando era piccolo, nel tentare di accarezzarlo, era stata morsa. La Suprema Corte ha confermato la responsabilità del proprietario del cane, ritenendo che il comportamento della signora nell’accarezzare il cane non poteva considerarsi eccezionale o imprevedibile.

Non potendo, pertanto, configurarsi il “caso fortuito”, il proprietario del cane è stato ritenuto responsabile  dei danni.

Chi paga le riparazioni del tetto condominiale?

Infiltrazioni Quando dal lastrico solare derivano infiltrazioni all’appartamento dell’ultimo piano, non è facile individuare chi è tenuto al risarcimento dei danni. Su questo argomento la stessa Suprema Corte ha emesso sentenze diverse e a volte contrastanti. E proprio oggi questo problema è stato analizzato dalle Sezioni Unite per la terza volta (sentenza n. 9449/2016).

Quando il lastrico solare appartiene in uso o è di proprietà esclusiva di un condomino, si evidenziano due situazioni: da una parte esso è diritto del condomino, ma dall’altra è un diritto comune a tutti i condomini. Il lastrico solare ha infatti una funzione di copertura di tutto l’edificio condominiale o di una parte di esso, pertanto rientra tra le parti comuni del condominio. In virtù di ciò, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, in tali casi, hanno statuito che responsabili per le infiltrazioni derivanti dal lastrico solare nell’appartamento posto all’ultimo piano siano il proprietario o il titolare di uso esclusivo del lastrico ed il condominio. Infatti, essendo anche una parte comune, l’Amministratore deve vigilare ed adottare i dovuti accorgimenti per la conservazione delle cose comuni e quindi anche del lastrico solare.

Pertanto, a meno che non si riesca a fornire la prova che le infiltrazioni derivino per responsabilità esclusiva o del proprietario o dell’usuario, oppure del condominio, il risarcimento dei danni subiti dal proprietario dell’ultimo piano deve essere posto per un terzo a carico del proprietario o usuario del lastrico e per due terzi a carico del condominio.

Casa non a norma, affitto sospeso!

The house is to be auctionedI canoni di locazione devono sempre essere pagati? Con sentenza n. 8637/2016 la Suprema Corte di Cassazione ha dato ragione all’inquilino ritenendo legittimo il mancato pagamento del canone di locazione mensile.
Era accaduto, infatti, che un inquilino, mentre procedeva ad effettuare dei lavori all’interno dell’appartamento preso in affitto, lavori autorizzati dal proprietario dell’immobile, scopriva dei cavi elettrici, non a norma, posti ad una profondità dal pavimento inferiore a quella prevista dalla legge, con grave pericolo di folgorazione. L’inquilino aveva proceduto ad interrompere i lavori ed aveva sospeso il pagamento dei canoni di locazione, non avendo mai ricevuto alcuna risposta alle numerose lettere inviate al proprietario dell’immobile perché Egli procedesse a sistemare i cavi.
Malgrado il Tribunale e la Corte d’Appello avessero dato ragione al proprietario affermando il suo diritto a ricevere il pagamento dei canoni di locazione, la Suprema Corte è stata di diverso avviso, ritenendo che benchè nel contratto l’inquilino avesse dichiarato di aver preso visione dell’immobile e di conoscerne lo stato, non poteva certo accertare o conoscere la situazione dei cavi elettrici, la cui pericolosità rendeva inutilizzabile l’appartamento. La Corte legittimava pertanto il mancato pagamento dei canoni di locazione. Ribadiva altresì che “la sospensione del canone è pienamente legittima in tutte le ipotesi di impossibilità totale del godimento del bene”.