Con sentenza del marzo scorso il Tribunale di Reggio Emilia ha accolto una domanda di risarcimento dei danni per vacanza rovinata. Era accaduto, infatti, che due coniugi avessero prenotato un pacchetto turistico a Rodi, ma che poi, a causa delle lesioni subite in un incidente stradale, avessero dovuto annullare il viaggio. Veniva richiesto il risarcimento dei danni anche dalla moglie che, pur non essendo stata coinvolta nel sinistro stradale, aveva allo stesso modo dovuto rinunciare al viaggio per assistere il marito. La Compagnia di Assicurazioni negava il diritto della moglie a qualsiasi forma di risarcimento.
Il Tribunale è stato però di diverso avviso. Ha ritenuto, infatti, che anche la moglie avesse diritto al risarcimento. Le ferie sono importanti non solo perché consentono di riposarsi dallo stress lavorativo, ma anche perché, avendo più tempo libero a disposizione, è possibile dedicarsi maggiormente alla famiglia ed ai rapporti sociali in genere. “Le ferie, infatti, rappresentano un diritto – inviolabile ed irrinunciabile – costituzionalmente garantito dall’art. 36 della Costituzione, e devono essere considerate non solo quale periodo di riposo dall’attività lavorativa, ma anche quale periodo in cui per il lavoratore è sicuramente maggiormente possibile dedicarsi agli affetti familiari”. Era dunque giustificato il fatto che la moglie avesse rinunciato alla vacanza con il marito e di conseguenza era giusto che anche lei fosse risarcita del danno patito. E non solo! Il risarcimento era giustificato anche dal fatto che il viaggio era irripetibile. Ossia, non poteva essere spostato in altre date, sia per la difficoltà a trovare nuovi e convenienti pacchetti turistici, sia per il fatto che, essendo i due coniugi lavoratori dipendenti, sarebbe stato difficile anche conciliare le relative nuove date.